Concorso Narratù e il mondo fiabesco dei bambini
Grande gioia per i bambini concorrenti ( premiati e non) alla XVII edizione del NARRATÙ
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Mi piace scrivere…da sempre, da quando ho iniziato a inforcare bene carta e penna e, allora, da quel preciso istante non so più quanti fiumi di inchiostro abbia buttato giù…
Mi piace scrivere per comunicare ciò che conta veramente, per colmare un vuoto, per lasciare una traccia e, soprattutto, per non permettere al tempo di cancellare i ricordi… Mi piace scrivere per dare un senso con le parole alle emozioni e a tutto quello che si vive.
Non è facile trovare le parole giuste e allora inizia la sfida che diventa tanto dura quanto intrigante. Sono proprio le parole che consentono di ritrovare il filo perso e permettono di aggiungere un tassello al puzzle della vita, dell’amore, dell’esistenza in genere.
Mi piace scrivere per urlare di gioia ma anche per piangere di dolore. Mi piace scrivere per poi rileggere e, capita, quelle parole su cui ho lavorato tanto mi possono anche deludere…
Mi piace scrivere storie, raccontare di protagonisti che mi sono sfuggiti dalla penna e che cercano di prendere vita e forma…protagonisti ribelli di storie che spesso appaiono senza senso ma che, presto o tardi, si cristallizzano, creando pura magia. Ecco questa è la parola adeguata : la scrittura è MAGIA! Scrivere per me è una vera e propria passione e, come dice Flaubert, è un modo di vivere. E’, infatti, un modo per ritrovare, per riscoprire i luoghi dell’anima.
“Scrivere un romanzo è come guidare una macchina di notte: non puoi mai vedere oltre i fari, ma puoi viaggiare liberamente sulla strada”. Edgar Lawrence Doctorow
Marinella
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