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Il viaggio verso l’eternitÃ
“Lo sfiorava in silenzio mentre i due corpi, avvolti dal calore e travolti dalla trepidazione, avevano iniziato il viaggio verso l’eternità , un istante singolare, magico, in cui entrambi diventavano un unico essere, senza riuscire a capire dove finisse lui e cominciasse lei” (Da “SCIROCCO”)
#TrameDinchiostro #kimerikEdizioni
Ai miei AMORI…”OCCHI”
“Occhi grandi e neri,
occhi vivaci color cerbiatto giocano con semplicità nelle stanze ingenue e autentiche dell’infanzia.
Occhi esuberanti che si cercano, si sostengono, si abbracciano.
Assomigliano a uno specchio, silenzioso ma penetrante. Protetti dalla fratellanza e dall’amore cosmico che ha dato loro la vita,
combattono le piccole battaglie della quotidianitÃ
per piangere e poi ridere insieme. Solo occhi simili possono raggiungere le profondità del mondo interiore. Occhi che gridano con l’esuberanza dei colori dell’iride e che fanno il magico girotondo nella spensieratezza di anni che non torneranno più”
(Da OCCHI in #TrameDinchiostro)
Il mare e i luoghi dell’anima
“Iniziò a passeggiare, ascoltando il mormorio continuo delle onde; le sue caviglie si facevano carezzare dalle delicate acque dove la spuma bianca delle onde faceva da orlo, mentre esse correvano veloci, l’una dietro l’altra, verso la battigia. Alcune creavano un composto caos, quasi bramanti di imbattersi nel loro destino, seppur coscienti della loro fine; altre, irruenti, si abbattevano sugli scogli, schizzando freddi lapilli ammattiti. Onde infrante e immemori. Sentiva sopraggiungere dal lontano orizzonte parole che riusciva a decifrare con la forza dell’amore: era la voce del mare che le toccava il cuore. L’odore di salsedine le inebriava i sensi, mentre i mormorii ondosi sembravano confidarle segreti…”
(Da I LUOGHI DELL’ANIMA in #TrameDinchiostro -Kimerik Edizioni)
Camminando controvento (Frammenti d’anima)
“Amava camminare controvento, non si fermava mai davanti a nulla, disseminando briciole di se stessa lungo il percorso della sua quotidianità . Aveva quell’aria sognante ma i suoi occhi erano attenti perché era in grado di guardare il mondo con gli occhi di un bambino, usando lo stupore e la meraviglia, l’immaginazione e l’istinto per alzarsi e andare oltre il percettibile. Matilde, dolce e sensibile, sentiva la gioia ma anche il dolore degli altri, insomma era una di quelle con l’anima vicina alla pelle. Era bella, ma non bella da esposizione, ma bella da amare, da stringere forte, da riderci insieme; aveva un sorriso sempre pronto e solare che trasmetteva positività e allegria.”
#FrammentiDanima