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Solchi di inchiostro…
Prendi un foglio, anche di quelli in cui hai fatto dei cerchietti per provare se le penne scrivono, prendi un foglio anche un po’ stropicciato…rimedia una penna, blu se possibile,… è il colore del mare, lo preferisco…e scrivimi…
Scrivimi perchè voglio sapere, conoscere, conoscerti, riconoscerti nei gesti che faccio…forse non troverò immediatamente le risposte che cerco, però ho bisogno di trovare nel solco e nei segni inchiostrati che lascerai almeno una parte di me e, se possibile, anche di noi… .
Non preoccuparti delle sbavature, quelle succedono, proprio come avviene nella vita…Talvolta, si scrive una parola errata, un concetto difficile da spiegare e si sbaglia, si prova a risistemare il tutto e capita che a volte non si possa nemmeno più cancellare. Rimane il segno di ciò che è stato scritto
E, se proprio non saprai quali parole utilizzare, come esprimere le tue emozioni e il tuo sentire, allora prova a rompere la penna così e far andare inchiostro, colore, parole, emozioni, sorrisi e lacrime su tutto quel foglio che mi dedicherai.
Benvenuto….A PICCOLI PASSI!
Pubblicato dalla casa editrice KIMERIK il mio racconto-lettera A PICCOLI PASSI dedicato interamente al mio Enrico. La lettera è stata inserita in un’antologia, AMORE E PSICHE
“Batuffolo mio,
ti scrivo come sono solita fare da anni, da quando ho appreso della tua esistenza e hai cominciato a crescere dentro di me. Ti parlavo già da prima che tu vedessi la luce, mentre mi concedevi quella lunga vacanza nella bambagia intrauterina….”
Scrivono di FRAMMENTI….
01/12/2014 – 10:11 www.ragusaoggi.it
Il fascino di un amore proibito
“FRAMMENTI D’ANIMA”: IL ROMANZO DI MARINELLA TUMINO PRESENTATO CON SUCCESSO DI PUBBLICO E DI CRITICA AL SAN VINCENZO FERRERI
Una storia d’amore che vede protagonista Matilde, giovane giornalista e donna fragile, in realtà “una di quelle donne con l’anima vicino alla pelle”. C’è un colpo di fulmine: emozioni in una storia d’amore fra due amanti in cui erotismo e passione sono vissuti dalla stessa Matilde con tanta sofferenza. No, non è il gossip di un giornalaccio settimanale ma il fresco romanzo di Marinella Tumino , “Frammenti d’anima”, pubblicato da “Giovane Holden Edizioni” e presentato con un bagno di pubblico all’auditorium San Vincenzo Ferreri ad Ibla. Marinella ha sfiorato gli argomenti con delicatezza , così come ha annotato Vincenzo Vizzini, suo maestro di scrittura creativa nonché presentatore del suo romanzo. “Marinella- ha detto Vizzini- racconta la storia reale che spesso capita di vivere, nel modo non voluto, ma capita.” Lei, Matilde, è l’amante!. Il percorso formativo di Marinella Tumino ha come punto di partenza il tema del “viaggio”, fatto non solo di luoghi fisici ma di sensazioni e personaggi incontrati. Personaggi che a volte sfuggono alla sua penna ( lei scrive sempre i sui racconti con la penna) e che si cristallizzano in un nuovo personaggio. “Per me- ha detto Marinella- scrivere è una magia. Nel cassetto ho tanti racconti ma non li ho mai pubblicati pensando che venissero presto cestinati. Ma non è stato così sia con il mio primo romanzo “Quel treno per la Polonia”, un diario di viaggio, che per quest’ultimo che la casa editrice Giovane Holden, del gruppo Feltrinelli mi ha pubblicato. Cosa mi ispira? Mi piace raccontare storie e la scuola, dove io insegno, è la mia maestra di vita. Ho racconti nel cassetto dedicati ai miei ragazzi. A loro devo una forma di modernità, il modo di comunicare. “
Per la scrittrice questo nuovo romanzo rappresenta anche uno spaccato di vita di cose vissute e sentite da tutti e da”nessuno”. Nel libro alcune citazioni che l’autrice ricorda dalle sue letture da Baricco a Pirandello a Fabio Volo ed altri noti. Citazioni che sono degli aforismi che le hanno suscitato emozioni tali da pensar bene di incastonarli nel contesto narrativo. Un romanzo scritto con la sensibilità d’animo che le appartiene , perché anche se i suoi personaggi sono “ribelli” lei li lascia fare. La postfazione al romanzo è stata curata dal dottor Gaetano Iachelli che tra l’altro scrive: “ I protagonisti vivono i bolle di anestesia, di quelle anestesie che fanno restare svegli, dove si puo’dialogare con la vita e con la morte, con Dio, con se stessi, ma tutto in un solo attimo, quel tempo emotivo che sembra precedere la prefazione, la perfezione del creato e dell’amore”. Iachelli ha scritto questa postfazione poiché, amante dei viaggi, anche qui ha trovato un parallelismo tra viaggio e innamoramento, ambiti in cui, dice “ i nostri confini spazio-temporali vengono sfumati”.. E per Marnella, infatti, scrivere è un modo per ritrovare e riscoprire i luoghi dell’anima. Matilde, la protagonista, ha fatto questo percorso che ha permesso che quest’anima potesse frammentarsi!
Alcune pagine sono state lette dal regista –attore Gianni Battaglia che con la professionalità che gli compete ha ammaliato il pubblico presente trascinandolo nella vicenda amorosa quasi da spettatore-attore-protagonista. Un trasporto tale che ha giustamente spinto tutti ad acquistare il romanzo, andato letteralmente a ruba.
“Si trascinarono dietro il ricordo di quelle ore condivise; sembrava tutto così ovattato e delicato. Sembrava una favola. In tutto quello che fino a quel momento si erano detti, c’era qualcosa di bello, di veramente magico e fiabesco….”
E nel cassetto? Ha chiesto il collega Antonio La Monica nella presentazione-intervista
“Ho un racconto “Piccoli passi”- ha detto Marinella Tumino- che ho dedicato a mio figlio”. Ma questa… è un’altra storia!
Ad Maiora
di Giovannella Galliano