Frammenti d’anima
Intimità…in FRAMMENTI D’ANIMA
La loro intimità era stata, sin dal loro primo incontro , un indescrivibile crescendo da cui non ci si poteva assolutamente sottrarre. I baci sensuali e travolgenti, gli abbracci caldi e appassionanti anticipavano intensamente quello che era l’incontro fra i due corpi.
Le mani raffinate e delicate di lui erano in perenne movimento sul corpo di lei.
Lui la accarezzava percorrendone le linee sinuose , quasi a volerla ridisegnare, senza cambiar nulla a quelle forme.
E lei, che con difficoltà accettava il proprio corpo, si sentiva desiderata, compiaciuta, eccitandosi follemente.
I loro sguardi si cercavano, si trovavano, si parlavano. Parlavano una lingua tutta nuova e speciale fatta di segni che nessun altro sarebbe riuscito mai a decodificare. Pura e semplice complicità, di quelle che fanno sentire parte di un tutto sinergicamente composto.
E ancora una volta i loro due corpi che si erano desiderati a lungo si unirono in un nuovo amplesso. Divennero un magma fluido in costante movimento che non si sarebbe mai cristallizzato in nessuna forma.
(Da “Frammenti d’anima” di Marinella Tumino, Giovane Holden Edizioni, 2014.)
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Dei Frammenti…
(…)Indossava ancora il ricordo di lui. Si spogliava piano, senza alcuna fretta, accarezzando con orgoglio le cicatrici.
Si lasciò, allora, trasportare dal fluire del tempo che pareva aver preso respiro, alitandole addosso tutto il suo mistero, distendendosi accanto, ma camminando un passo avanti a lei.
Da “Frammenti d’anima” di Marinella Tumino- Giovane Holden 2014
Mille e più baci…
“Lui, dal canto suo, silenzioso, elegante in ogni suo dire ed in ogni suo modo di fare era molto abile a corteggiarla e amarla. Mille e più baci gli erano serviti per affondare il viso e la bocca nel corpo di lei. E non si stancava mai di accarezzarla, afferrarla per i fianchi per avvinghiarsi ancor più a lei(…)”
FRAMMENTI D’ANIMA- Giovane Holden Edizioni 2014
Recensioni a FRAMMENTI D’ANIMA
Informazioni sul libro
Titolo: Frammenti d’anima
Autore: Marinella Tumino
Pubblicato: 2014 da Giovane Holden Edizioni
Genere: Sentimentale Collana: Battitore libero
Formato: Brossura Pagine: 96
Giudizio sintetico
three-half-stars
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In breve..
Cosa sei disposto a fare per vivere intensamente i tuoi frammenti d’anima? Cosa ti faranno diventare?
Matilde è una ragazza acqua e sapone, una di quelle con “l’anima vicina alla pelle”, cammina sicura nella vita nascondendo i vuoti. Due principalmente: quello lasciato dalla scomparsa dell’amato padre e quello di un amore non-amore che suo malgrado ha saputo riempire.
E forse è proprio questo sentimento facsimile il simbolo di tutto l’inesploso della sua vita. Perché Matilde è sempre stata entro piccoli confini, anche se impegnata in molte attività culturali e lavorative, limiti che l’hanno trattenuta dal vivere appieno.
In questo percorso di conoscimento e riconoscimento, c’è il rischio, l’ostinatezza, la determinatezza non smorzata dalla speranza. Matilde è pronta ad amare, sono quelle cose che senti e che solo tu sai. Ma il suo amore è senza via di uscita, clandestino, intenso, senza controllo in lei. È un compromesso e l’amore per essere felice non deve mai esserlo. Il commissario Carlo Andreini è il tipico uomo che cede alla bellezza di una donna più giovane pur essendo sposato e avendo dei figli, che ha i piedi in due staffe, che non vuole perdere ciò che ha e nemmeno rinunciare a ciò che potrebbe avere. Matilde d’altronde trova in lui un uomo capace di trasmetterle fiducia e sicurezza, colto, comunicativo e nonostante tutto sincero, fin da subito.
La storia è un continuo raccontarsi e avvicinarsi, un alternarsi di ripetitivi mutismi e allontanamenti. Una piccola estenuante guerra. A ogni battaglia corrispondono terreni conquistati e terreni persi, nel cuore. Osare, mentre quel “io e te” diventa qualcosa di più, e quell’incastro perfetto non si unisce. Il continuo non bastarsi mai è la magia, il filo che unisce Matilde e Carlo, e che si tende sempre più forte quando le due parti tirano dalla direzione opposta.
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Lei era perfettamente convinta che l’impossibile è un limite della mente; non dell’anima, né tantomeno del cuore.
(Frammenti d’anima, Marinella Tumino)
È un gioco? O è troppo amore? Lo scoprirete nella lettura di Frammenti d’anima, romanzo che denuda un sentimento umano che solo in rari momenti della vita diventa così intenso da non poter esser ignorato, ma semplicemente vissuto. Forse per il suo carattere incontrollabile, per questa sua piena autonomia rispetto alla razionalità, e incapacità di mentire, ha un ruolo fondamentale, come in questa storia, nella comprensione di se stessi e in un certo qual modo anche degli altri. È così che si impara, combattendo questo genere di battaglie interiori, fatte di dubbi, critiche, disillusioni, cedimenti psicologici e fisici, di nuove consapevolezze.
Dal punto di vista stilistico la storia è un incontro tra uno stile classico con inserti moderni, a tratti sdolcinata e meno frequentemente passionale. Quest’ultimo aspetto conferisce autenticità al sentimento, a mio avviso, giacché troppo spesso nei libri (e non solo) la passione prevale su di esso, se non addirittura lo sostituisce. Accuratamente scelte, lo s’intuisce, le citazioni di narrativa e poesia. Perlopiù si tratta di innesti “indolore” che arricchiscono il testo. Bisogna rilevare a tal proposito, e questo lo sa chi scrive, che non è mai facile, per quanto un pensiero di un altro autore si possa sentire proprio, adagiarlo senza strattoni in una storia diversa. Frammenti d’anima è molto di più di questo e penso che la postfazione di Gaetano Iachelli sveli molto al lettore, anche se, oltre ad approfondire gli intenti dell’autrice e le caratteristiche che è possibile cogliere in maniera piuttosto oggettiva durante la lettura, la gratificazione del lettore risiede nel trovare i punti in comune con il proprio io, con la sua vita, per farsi, in fondo, quella sua piccola verità.
Approfondimento
Un punto debole è, a mio avviso, la mancanza di originalità della trama che non contiene elementi tipici. Il romanzo punta tutto sul “metodo” coinvolgente del sentimento, sulla sua psicologia, e naturalmente, come dicevo prima, sull’intensità dei momenti-frammenti che vivono i suoi personaggi.
Questi pezzi di noi che diventano decisivi, speciali, indimenticabili. Un po’ come dire che non saremo mai interi. Insomma, che passeremo. Come le comete. E che “ci sono felicità intensamente assurde che uno scopre per caso” (*).
* (Frammenti d’anima, Marinella Tumino, Capitolo XIII)
La danza…l’arte più essenziale
“(…)La sua più grande passione era la danza che curava e coltivava sin da quando aveva quattro anni. Aveva fatto danza classica e ultimamente si era data a quella moderna. Per lei la danza era vita. La danza usa un linguaggio peculiare: non la parola come la poesia, né il suono come la musica, né tele o colori, creta o marmo come la pittura e la scultura. Essa è l’arte più essenziale, più povera di tutte, perché si esprime esclusivamente mediante i gesti del corpo”.
(Da FRAMMENTI D’ANIMA- Giovane Holden Edizioni)
In quell’attimo…
“In quell’attimo, finalmente, poterono guardarsi negli occhi ed entrare l’uno nell’anima dell’altro. Sciogliersi in un abbraccio, perdersi nella stretta ardente e darsi quel bacio dolce, profondo, di quelli che non si dimenticano mai. Eccoli lì, stretti stretti e ansimanti. Le carezze erano la cornice di quello spettacolo da cui esalava un’intima passione. Insomma, erano riusciti a fondere i loro corpi in un’unica realtà oggettiva, a sentire il profumo che emanavano, a percepire quell’essenza indiscutibilmente unica.”
Da FRAMMENTI D’ANIMA– Giovane Holden Edizioni 2014
Romanzo di Marinella Tumino