Ho percorso dirupi del tempo, travolto da vortici di solitudini.
Ho pellegrinato nel folle fragore della solitudine, lasciando orme incerte sulla sabbia, orme cancellate dal lento riflusso delle onde.
Ho guadato giorni insignificanti, oltrepassando gli oceani del tempo.
Ti ho cercato,
ti ho aspettato, attraversando voragini di disperazione.
Ti ho trovato nell’autunno del tempo,
tra panchine solitarie, immerso nei tuoi giorni vuoti.
Adesso so che non ti lascerò più andare… ti condurrò con me…
Insieme raggiungeremo il tempo, il nostro tempo senza orizzonti.
Insieme ci lasceremo cullare e travolgere dall’indomito fuoco delle nostre essenze.
Giovannella
Carissima Marinella la tua poesia è un inno a quelle donne che posseggono un cuore, un’anima e soprattutto una grande forza. Tu hai descritto in pochi versi come la vita ci mette sempre a dura prova e i tanti momenti di sconforto che lasciano nella nostra anima altrettante impronte. Il fiume della vita , però, scorre nonostante le nostre cadute e nonostante tutto. A volte ci trascina dentro grandi “voragini”. E in questo tempo, solcato da tante stagioni, abbiamo sognato, cercato, aspettato senza riscontro. Ma arriva sempre una stagione nella nostra vita in cui ci sentiamo finalmente appagate da qualcuno o qualcosa che non siamo più disposte a lasciare andare. Sopraggiunge “quell’indomito fuoco”! Penso sia il frutto della nostra maturità che mette un punto alle insoddisfazioni, quelle passate in compagnia della solitudine, dell’insicurezza, dell’insoddisfazione, della bramosìa. Un orizzonte comune è quello che ci basta per arrivare all’ultima stagione!
Con affetto
Giovannella Galliano