“(…)Erano in riva al mare, in un posto meraviglioso che dava l’idea di una di quelle isole semideserte del Pacifico, dove la natura e i suoi elementi danzano nel tempo e nello spazio. Un grosso tronco nella battigia, posto lì chissà da chi a da quanto tempo, dava un tocco artistico a quella cornice con colori diversi, odori mai avvertiti, suoni anonimi. Il mare dolce ma infinito ondeggiava delicatamente, toccando con soavità e con il suo profilo orlato la riva. Loro due persi in un bacio silenzioso e in un abbraccio senza inizio, né fine, si accarezzarono come per accertarsi che non era un sogno quello che stavano vivendo quanto realtà concreta. Si guardarono negli occhi, si accarezzarono. Uno sguardo diretto ma un po’ impacciato, dovuto all’imbarazzo che di solito si crea in situazioni simili. Quella voce la tranquillizzava, così come quello sguardo carico di passione e tenerezza. Negli occhi di entrambi si aprivano altri schermi in profondità e le loro mani si intrecciavano, si accarezzavano, si univano.” ( Da “Frammenti d’anima” di Marinella Tumino. Giovane Holden Edizioni).
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