Ho sognato di essere una farfalla… perché sono nata libera.
Da bruco affamato a crisalide,
ho strisciato sulla pancia per poi ergermi con delicatezza e ingenuità,
muovendomi con grazia, portata dal vento.
Mi posavo di fiore in fiore con le mie ali screziate,cibandomi del nettare della vita e volando verso l’eternità…
Le mie ali di cartilagine,
ricche di scaglie geometriche,
vibravano libere nel sole e io volavo, danzavo silente nell’aria, nei fiori, nel nulla,sfiorando ogni piccola cosa, senza mai saziarmi.
Il mio elegante volteggiare era mistero anche per me e,
come per magia, incurante della notte fredda,
mi incamminavo,
attratta dall’altro sesso,
verso l’amore e la procreazione.
Marinella Tumino©