NO AL BULLISMO. NO. NO. NO.
Arturo è il mio nome.
Ho 12 anni e sono un ragazzo leale e disponibile;
credo nell’Amicizia, con la A maiuscola.
Me lo hanno insegnato i miei genitori.
Mi sono sempre fidato delle persone che mi stanno intorno,
ma nella mia scuola sto imparando a conoscere una nuova realtà:
i miei compagni mi prendono in giro perché ho qualche chilo di troppo
e una piccola macchia sulla guancia sinistra.
Mi assegnano nomi assurdi!
Non dico nulla ai miei genitori per non farli impensierire.
Non mi piace farli preoccupare per delle stupidaggini;
del resto non c’è nulla di che preoccuparsi…i miei compagni scherzano,
hanno solo questo strano modo di fare.
L’altro giorno facevano a gara a chi mi pestava i piedi in maniera più vigorosa
Ed io li lasciavo fare…eppure avevo male.
La settimana scorsa, invece, mi hanno spogliato e fatto fare la strada di ritorno verso casa… in mutande;
poi, proprio davanti al mio portone, mi hanno restituito i vestiti, mentre si sganasciavano dal ridere.
Meno male che era già buio e nessuno mi ha visto!
A loro piace scherzare sempre!
Sabato hanno deciso di rubare le merendine alle compagne del catechismo.
Quando ho detto che l’idea non mi piaceva, mi hanno minacciato, allora sono andato in missione con loro.
E mentre loro stavano di guardia, io ho fatto il furto, poi siamo scappati tutti insieme, tra risate e schiamazzi.
Ho pensato, però, che domani…domani li picchierò tutti…ma no, riflettendoci, perché dovrei picchiarli? Loro scherzano naturalmente. Loro sono fatti così…bizzarri!
Sono Arturo, ho 14 anni e sono molto deluso.
Ieri in palestra i miei compagni, così per scherzare, mi hanno fatto fare la palla e preso a calci.
Il prof non si è accorto di nulla, tanto per cambiare…
Sono tornato a casa dolorante e pieno di lividi.
Ho raccontato tutto ai miei perché sono davvero stanco.
Siamo stati in Commissariato; mi hanno detto che
l’anno scorso sono morti due ragazzi della mia età a causa del bullismo.
B U L L I S M O!
Si chiama proprio così!
Mi hanno pure detto che io sono un coraggioso perché li ho denunciati
e che devo sempre raccontare tutto a mamma e papà perché loro mi amano davvero
e non scherzano con il mio “essere” e il mio “sentire”.
Ora mi sento più forte. Sì, sono forte e fortunato.
Ho una meravigliosa famiglia che mi ama e insegna cosa è giusto fare o dire e cosa no.
No al BULLISMO, NO, NO, NO!
PH Angelo Iacono