Sentinelle silenti, custodi della Storia, i platani vetusti si ergono nel campo di internamento di Ferramonti.
Le olimpiche chiome verdi si stagliano nel cielo in cui lanose nuvole si rincorrono immemori.
Nel silenzio del Campo, le voci della placida pianta, sacra ai greci, bisbigliano storie di vita, di sofferenza ma anche momenti di gioia e di dolcissima malinconia.
I rami robusti si protendono nello spazio come a voler abbracciare quell’umanità tormentata e martire che li ha sfiorati col cuore e con gli occhi.
E io ho imparato da quei Platani che la Storia si ripete, che non è concesso dimenticare, che occorre operare per non ripetere gli errori, per un futuro migliore.
Mentre il tempo scorre inesorabile, i Platani di Ferramonti continuano a sussurrare le migliaia di storie conosciute e io sto lì ad ascoltare…
Ferramonti, 16/8/2018
A futura memoria…
Grazie all’Associazione Ferramonti, a Simona Celiberti e
all’eccellente e insostituibile guida del Campo Maria Lavorato.
Grazie per le indescrivibili EMOZIONI♡