Il film, disponibile sulla piattaforma digitale Netflix, con la regia di Edoardo Ponte racconta la storia di Madame Rosa (Sophia Loren), un’anziana ebrea, forte ma al contempo anche fragile, sopravvissuta all’orrore di Auschwitz, spesso colpita dai brutti ricordi del passato che fanno capolino ed ex prostituta che negli ultimi anni della sua vita per sopravvivere sceglie di ospitare e accudire nel suo piccolo appartamento alcuni bambini di giovani prostitute. Piuttosto refrattaria, accetta l’incarico del dottor Coen (Renato Carpentieri) di prendersi cura di un dodicenne piuttosto ribelle, Momò (interpretato dall’esordiente Ibrahima Gueye). Il ragazzino di origini senegalese è alle prese con la vita di strada vivendo nell’illegalità. Vivere a casa di Madame Rosa gli consentirà di fuggire dalla solitudine e di prendersi una pausa dalla rabbia, stillata dalla vita che purtroppo gli ha tolto tutto. I due sono diversi in tutto: età, etnia e religione e questo è il motivo per cui inizialmente il loro rapporto è segnato da scontri e conflitti.
A volte, però, un incontro può rappresentare per una persona la salvezza, la liberazione ma anche il rifugio. Ed è quello che succede a Madame Rosa e Momò. Nel corso della storia, ciò che li lega fortemente è il dolore che li ha segnati immensamente, lasciando vuoti incolmabili e profonde cicatrici. I loro occhi raccontano le loro sofferenze e le fragilità: quando le loro vite si incontrano e si tramano inaspettatamente, capiscono che hanno in comune molto più di quello che avevano creduto. Così, la reticenza reciproca si trasforma in un’inaspettata e profonda amicizia.
Un’umanità, intrisa di solidarietà e tolleranza, priva di pregiudizi e dedita al prossimo pur non avendo nulla da offrire, insomma, un’umanità colma d’amore, rappresentata in modo del tutto poetico. Dunque, un’umanità commovente, che corre veloce tra sguardi che regalano tenerezza, silenzi e profonde emozioni, regalando al telespettatore l’immagine della speranza e della fiducia nel domani.
Un cast superlativo con una Loren che non delude mai, anzi!
Da vedere, assolutamente!