L’abbraccio è casa
Nel linguaggio segreto dell’amore, l’abbraccio è casa.
È proprio lì che gioisci o piangi
Fremi o tremi
È li che io e te diventiamo in assoluto NOI
Gli abbracci…quelli dati nel bel mezzo di una conversazione o quelli dati in silenzio… valgono più di centomila parole.
È nella magia dell’abbraccio, quello speciale e vero, che amiamo trattenerci
Amiamo chiuderci dentro esso per poi buttare la chiave.
Marinella Tumino@
#Natale2017
#MerryChristmas #BuonNataleAtuttiNoi
Oggi giornata mondiale dell’OGGI COMINCIO DA ME.
Oggi giornata mondiale dell’OGGI COMINCIO DA ME.
Proprio così!
Oggi comincio da me…sorridendo.
Comincio a rimboccarmi le maniche per rincorrere i sogni anche se poi la pioggia autunnale mi farà rallentare…mi renderà nostalgica di silenzi sinceri. Occorre recuperare l’autostima di cui lascio sfuggire qualche impietoso frammento, mentre mi perdo in migliaia di cose.
Comincio da me per sentirmi libera di “essere” in qualunque contesto e per riscoprirmi fiera di essere quel che sono.
Comincio, allora, a guardarmi allo specchio e tra le rughe che iniziano a fare la loro eloquente comparsa, scorgo l’altra me, quella bambina che sorride ai fiori e agli arcobaleni, che piange se si sbuccia le ginocchia.
Oggi comincio da me…a cercare un nuovo equilibrio tra ciò che devo e quello che voglio, tra ragione e cuore….un pò come stare sulle poltrone a dondolo.
Comincio da me a fare un passo alla volta rinunciando agli impicci sterili e scegliendo le ambizioni fattive e industriose.
Marinella Tumino@
Potremo mai dimenticare…
Potremo mai dimenticare istanti eterni come quelli che il sole ci regala?
E le emozioni che ci fa vivere la padrona della notte tra ombre e spiragli di luce?
Momenti perfetti in un mondo imperfetto…
Potremo mai dimenticare la bellezza del cielo mentre la luna insegue le stelle per giocare al girotondo?
Potremo mai dimenticare la profondità dello sguardo di chi amiamo, di chi riesce a leggere le note del nostro cuore arpeggiandone le corde ?
Siamo anime incomplete se non danziamo assaporando l’infinita bellezza, se non ci specchiamo nei ricordi e nei sogni…
Marinella Tumino©
#tramonticasalinghi
Ricordo le estati della mia infanzia felice
Ricordo le estati della mia infanzia feliceRicordo le estati della mia infanzia felice. Si andava al mare solo la domenica nel mese di luglio e in agosto durante le ferie di papà. Partivamo dalla casa in campagna dove trascorrevamo le vacanze estive con la nostra Fiat 127 verde bottiglia. Senza aria condizionata! Con i finestrini appena abbassati sennò a mamma si scompigliavano i capelli! A volte portavamo con noi anche i nonni. Ci infilavamo in 6 in macchina ed io che ero la più picciridda andavo seduta sulle gambe di mamma o di mia sorella e col sudore ci attaccavamo tanto che, all’arrivo a destinazione, scendere dall’auto era un sacrificio…come farsi dolorosamente la ceretta. Io me le ricordo le calde estati della mia infanzia, quelle degli anni ‘70/80. Quelli erano gli anni in cui si andava in spiaggia per un’intera giornata. Allora si partiva come per una vacanza di una settimana con i tavolini, le sedie apri e chiudi, le paste al forno e i contenitori frigo che pesavano tonnellate e contenevano sporte per un esercito. Io me la ricordo ancora la genuinità di quelle gite al mare, la felicità nel montare tutto l’apparato con sedie pieghevoli e ombrelloni cui si attaccavano dei lunghi teli con le mollette per farli diventare “bi/trifamiliari” e poi l’anguria che veniva sepolta all’arrivo in spiaggia nella sabbia bagnata, dopo aver accuratamente scelto la location dove installare l’intero ambaradan e ancora la gassosa che accompagnava il pasto e il caffè nei termos a fine pranzo, da bere rigorosamente caldo. Io me le ricordo ancora le risate di cuore, tra un discorso e l’altro dei grandi che facevano i grandi e i giochi sulla sabbia di noi bambini che facevamo i bambini. E poi tutto veniva immortalato da foto con i rullini. A volte vedevi gruppi di giovani che avevano montato delle tende poco più in là e vi avevano trascorso la notte…che matti mi sembravano! Eppure li guardavo incantata quando al loro risveglio, intorno alle 12.30/13 quando noi ci mettevamo tutti all’ombra per consumare il pasto, li ascoltavo intonare delle canzoni di De Andrè o De Gregori mentre strimpellavano una chitarra, a volte mezza scordata. Io me li ricordo ancora quelli che si sbaciucchiavano lí in spiaggia, in mezzo al popolo di bagnanti domenicali…e io che ero una picciridda li guardavo divertita e ridevo sottecchi, mentre giocavo con la sabbia…. Altri tempi…lontani tempi quelli della mia infanzia quando bastava poco per essere felici, per gioire e divertirsi…La felicità era condivisa e ti rimaneva addosso per ricordartela per sempre..
Marinella Tumino© —
E’ la memoria del cuore…
È la memoria del cuore che sfoglia l’album dei ricordi.Vi sono le foto più belle, quelle che rimangono nel cuore, quelle che solo all’idea senti ancora tutti i profumi, quelle che ti ricamano la pelle di brividi, quelle mai postate…quelle senza like…e sono esclusivamente tue…e di chi ha condiviso con te quei bei momenti…
MT@
#LaMemoriaDelCuore